Mezzanotte. Poi l'una. E l'una e mezza. Un senso si incompletezza. Un profondo bisogno di qualcosa, un qualcosa che non si definisce. La mente è accesa, proprio non riesce a spegnere il flusso dei pensieri, dei ragionamenti, conjectures. He stands there mocking making fun of me, and my heart. Harass him, the questions that he does, you know, can not answer.
Someone told me that only those who suffered in life has developed a special sensitivity that makes him more sensitive to everything. And this prevents him from feeling satisfied. And that, sooner or later, that uneasiness will become harassing a friend to learn to walk together. I do not know if this is true, above all do not know if I'll ever accept it, to "let me friend," what I know is that the person in question has completely changed within a very short time all my beliefs. And he did it without realizing it, and most likely unintentionally. After all did not do anything, think about it.
The insistent rain continues to beat on the windows, and the clock run faster. I fear the rain, especially on nights like this. It makes me feel weak, do not know why or how, but I felt in danger. Risk of what? They are inside, the warmth, all is quiet. But the rain runs on all of my deepest fears, the bathroom without being able to wash away. And as it falls seems to speak. The sound of rain mix all the voices I heard, or hear. At that ticking I'm here. And my anxiety. I look out the window, I try to open it in a while I get hit by a gust of wind. And with it all le vicende della mia vita, quelle belle ma soprattutto quelle brutte. Ricordi di errori commessi, sbagli fatti, dell'insoddisfazione che mi spinge a cercare, provare, riprovare senza mai sentirmi meglio. L'ho sempre fatto: hobby dopo hobby. C'è stato il momento per tutto, momenti piacevoli ma che sono scappati via dalle mie mani prima che potessero svilupparsi a pieno. No, non mi mancava nulla. Non mi manca nulla, sono una donna fortunata, e lo so. Ma non so essere felice, è come se fossi abituata a vivere in costante allerta. Come se da un momento all'altro chissà cosa dovesse accadere. Come se una bomba ad orologeria fosse qui vicino a me, pronta ad esplodere. E come se quel bisogno sconosciuto che ho dentro e a cui non so dare né nome, né volto, né spiegazione, mi facesse provare una costante nostalgia... quel bisogno che, questa sera, proprio non ne vuol sapere di lasciarmi andare.
Ma lo faccio io, non è la notte giusta per analizzarlo, per capirlo. Mi spingerebbe dove ho paura di andare, dove da ormai qualche giorno desidero andare. Ed è un desiderio folle, troppo folle per assecondarlo. Ho bisogno di tempo e di razionalità. Peccato che di razionale io non abbia nulla, né pensieri, né azioni. Seguo l'istinto. L'ho sempre fatto e, temo, lo farò anche questa volta. Nonostante tutto.
E questo non va affatto bene.
Forse è tutta colpa della mia vita precedente (ché ormai ci sto proprio in fissa!!), secondo quella donna (e lei è un'esperta!) ho lasciato qualcosa in sospeso. E passerò questa vita a cercare quel completamento. Ma che sfiga maledetta....
Buon giorno a tutti, che questo nuovo giorno possa portare solo cose belle. E pensieri positivi. Per tutti.
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